{:it}THE WORLD GATE – Muri che uniscono{:}{:en}THE WORLD GATE – Walls that Unite{:}{:es}THE WORLD GATE – Muros que Unen{:}

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Opera Artistica

THE WORLD GATE

 Muri che Uniscono

Progetto di Cooperazione Culturale Internazionale

 


DESCRIZIONE

“THE WORLD GATE – Muri che Uniscono” è un’opera d’arte in bassorilievo di ceramica di dimensioni straordinarie che abbraccia l’essenza della connessione globale e della diversità culturale.

L’aspetto concettuale di questa opera è tanto affascinante quanto il suo impatto visivo.

Il progetto è stato concepito come un’opera d’arte collaborativa, che unisce artisti provenienti dai cinque continenti, ciascuno dei quali rappresentato da un pannello separato.

La sua realizzazione è stata pianificata in modo da completarsi in 5 anni, con la distribuzione delle copie che avverrà nello stesso anno della creazione dei pannelli.

Questa tempistica sincronizzata ha un significato profondo, poiché simboleggia l’unità nel progresso.

L’opera finale avrà una dimensione di 6,5 metri di larghezza per 2 metri di altezza e sarà composta da 5 pannelli ciascuno della dimensione di 1,30 metri di larghezza per 2 metri di altezza.

“THE WORLD GATE – Muri che Uniscono” è un progetto educativo e artistico concepito come mezzo per promuovere lo scambio di diverse esperienze e la possibilità di generare nuove espressioni culturali condivise attraverso l’uso della ceramica e dell’arte murale come strumento di trasformazione socioculturale promuovendo l’uso del linguaggio plastico-visivo come generatore di comunicazione, scambio, cooperazione attraverso comuni apprendimenti.

Il Progetto si estende concettualmente considerando l’arte murale come arte permanente nel tempo, il contesto, la democratizzazione della cultura, la trasformazione estetica e politica, la promozione e la collaborazione alla proiezione e realizzazione integrata di iniziative comuni e di cooperazione internazionale, di scambi e promozione dell’arte.


 

OBIETTIVI

  • Sviluppare abilità espressive.
  • Potenziare le capacità inter e intra-personali, promuovendo il lavoro cooperativo.
  • Utilizzare l’arte come mezzo di comunicazione e trasformazione.
  • Generare spazi creativi e motivanti che permettano la costruzione di nuove conoscenze.
  • Favorire l’indipendenza, l’autonomia e l’inclusione.
  • Promuovere attività di studio, ricerca e cultura nelle scienze storiche, sociali e umanistiche.
  • Favorire l’arte popolare e pubblica.
  • Promuovere un’educazione basata su valori e atteggiamenti legati alla solidarietà, al dialogo, all’amore, al rispetto della diversità culturale.
  • Favorire l’apprendimento basato sul rispetto della diversità.

 

FONDAMENTI
Le arti hanno la capacità di migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità.

Per anni, forse decenni, sono state uno strumento potente per promuovere lo sviluppo emotivo e intellettuale di coloro che trovano nell’espressione artistica un linguaggio e un vertice da cui comprendere il mondo e connettersi con gli altri.

Ciò che è considerato artistico varia a seconda della cultura.

Così, nelle culture occidentali la creatività è fondamentale nelle arti e in alcune culture orientali o dei popoli originari o indigeni dell’America.

La tradizione millenaria è considerata una caratteristica necessaria dell’esercizio artistico.

La cultura è un insieme di modi di vivere e di costumi, conoscenze e grado di sviluppo artistico, scientifico, industriale, in un’epoca e in un gruppo sociale determinati.

Questi organizzano l’esperienza di uomini e donne nella loro vita sociale e i modi di vedere, comprendere e sentire il mondo.

Pertanto, siamo tutti soggetti di cultura; condividiamo idee, esperienze, tradizioni e pratiche che definiscono la nostra identità.

I gruppi sociali o le comunità hanno esperienze diverse a seconda dell’ambiente in cui vivono e della loro storia.

Inoltre, attribuiscono significati diversi a ogni aspetto della vita e configurano la loro quotidianità in modi variati.

In questo senso, la diversità culturale significa che esistono molte forme diverse di organizzare le esperienze vitali, nessuna migliore dell’altra, poiché tutte sono particolari e preziose.

La realizzazione di questo progetto contribuirà all’interazione di molteplici tessuti relazionali tra individui e popoli, riconoscendo l’arte e l’educazione come un atto di emancipazione e moltiplicatore di conoscenze.


 

REALIZZAZIONE

Dopo una prima fase di ideazione e pianificazione del progetto, si è passati alla selezione degli artisti per la realizzazione del primo pannello dal titolo “America”.

Ciò ha permesso di avviare il progetto in modo efficiente e sincronizzato.

Di questo pannello come dei pannelli che verranno realizzati successivamente nei prossimi anni, sarà realizzato un calco per la realizzazione della stessa opera nel Paese di provenienza degli artisti coinvolti, consentendo una connessione globale in tempo reale tra le diverse comunità artistiche coinvolte nel progetto.

Questo approccio garantirà che l’opera “THE WORLD GATE – Muri che Uniscono” si sviluppi gradualmente e diventi una porta di collegamento concettuale verso il mondo, evidenziandone la sua dedizione all’inclusione globale e alla diversità artistica.

Questa scelta aggiunge una dimensione concettuale profonda all’opera, sottolineando il legame tra l’artista, la sua terra natale e il messaggio di unità globale dell’opera stessa.

La fase di creazione dell’opera è il cuore pulsante del progetto e rappresenta il momento in cui gli artisti avranno l’opportunità di trasformare la loro visione in realtà attraverso la ceramica.

Questo sarà possibile grazie alla collaborazione tra culture diverse, che è uno dei principali elementi concettuali dell’opera stessa.

L’arte, qui, è un linguaggio universale che supera le barriere linguistiche, permettendo agli artisti di condividere e arricchire le loro esperienze culturali.

Alla fine dei cinque anni, l’opera originale, composta dai cinque pannelli, sarà esposta permanentemente a Belvedere Marittimo, in Italia e in 5 continenti presso tutti i Paesi di provenienza degli artisti coinvolti.

Questa installazione diventerà una “porta” simbolica tra i continenti, consentendo al pubblico di attraversare le barriere culturali e riflettere sulla diversità globale.

L’ambizione di far diventare l’opera un’icona del Programma Pitagora Mundus sottolinea il suo ruolo come catalizzatore concettuale per la connessione tra culture e comunità globali attraverso l’arte.

Il Progetto “THE WORLD GATE – Muri che Uniscono” oltre a promuovere la comprensione interculturale e la collaborazione tra artisti di diverse parti del mondo, fornisce un’opportunità unica per lo sviluppo artistico e culturale delle comunità coinvolte.

Inoltre, il progetto intende essere strumento a sostegno del turismo culturale e la crescita economica delle comunità ospitanti, dimostrando come l’arte possa essere un motore di sviluppo e connessione globale.

“THE WORLD GATE – Muri che Uniscono” è molto più di un’opera d’arte in ceramica; è un esperimento concettuale che sfida le barriere geografiche e culturali per celebrare la diversità del nostro mondo e la connessione tra le sue parti.

L’opera stessa diventa un simbolo di unità attraverso l’arte, incanalando il potere dell’espressione creativa per abbattere le frontiere e unire le persone.

Questo progetto rappresenta un esempio concreto di cooperazione internazionale e di formazione all’interno del quadro del programma Pitagora Mundus dell’Istituto Calabrese di Politiche Internazionali, promuovendo la connessione tra culture e comunità di tutto il mondo attraverso l’arte e la creatività.


 

IL PRIMO PANNELLO: “AMERICA”

Il primo pannello dell’opera, chiamato “America” e che rappresenta il continente americano, è stato realizzato con passione e impegno dagli artisti Samantha Dunel, Nicolas Gonzalo Perez e Florencia Pumar, originari di Luis Beltran, Comune della Provincia del Rio Negro in Argentina.

Questo pannello sarà riprodotto nel luogo d’origine degli artisti, a Luis Beltran, entro il prossimo anno.

La creazione del pannello “America” è avvenuta nei mesi di Luglio a Settembre, grazie alla collaborazione preziosa dell’Amministrazione comunale di Belvedere Marittimo e dell’Associazione Agorà e al contributo dei maestri Enzo Molino e Angelo Aligia, che hanno supervisionato e sovrainteso i lavori artistici.

La cerimonia di installazione del pannello “America” avverrà Mercoledì 27 Settembre 2023, in Piazza Amelino a Belvedere Marittimo, Italia. La cerimonia vedrà la partecipazione delle massime autorità locali e in collegamento web dagli artisti e dal Sindaco di Luis Beltran.


 

Nome dell’opera: ABYA YALA – Tierra Madura.

Tipologia: Murale in argilla, bassorilievo

Misure: 1,30 x 2,00 m.  montato su struttura in ferro poggiato su un controtelaio in ferro.

Artisti: DUNEL SAMANTA

             PEREZ NICOLAS GONZALO

             PUMAR FLORENCIA


Descrizione dell’Opera

…Ma la metti al contrario, al contrario rispetto a cosa?  La Terra è nello spazio e lo spazio non ha né alto né basso… QUINO – Mafalda (Mafalda 10 – 35p)

Quando la terra non era un’anima e non era ancora un mondo, emergono mani diverse, mani che raccontano, raccontano storie, creano storie, si disegnano montagne, viaggiano attraverso laghi, giungle, estesi fiumi e un grande sole in mezzo, tali l’alchimia inventa la vita, un cielo che guida, il Kultrum suona, l’argilla prende forma, il frutto matura in abbondanza e una pachamama che sorge, che nutre, la madre e la sua prole, guardiani che accompagnano il cammino, diventano visibili e resistono alla tempesta. 

L’America è una rete di identità diverse, quattro punti cardinali, non c’è né alto né basso, giusto o sbagliato, siamo un po’ da ogni parte, i soliti, quelli arrivati, quelli usciti dalla terra e dal mais.

C’è l’America Latina, intrecciata, terre senza gambe ma che camminano, antenati che alzano la voce, siamo un mare di abbracci, un ordito dove si incastrano tanti mondi. 

Una finestra dell’America Latina e dell’Argentina in Italia, un’Italia sulla nostra strada d’argilla.

L’opera “ABYA YALA- Tierra Madura” si riferisce a mani che tessono un piccolo pezzo di ciò che siamo, i nostri popoli nativi, elementi che come artisti sentiamo rappresentarci: l’America Latina, la natura come protagonista, il mais, la flora e la fauna, un sole al centro, una chacana o croce andina simbolo del momento in cui la costellazione della Croce del Sud si trova nella parte più alta del cielo dell’emisfero “australe”.


 

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Artistic Work

THE WORLD GATE

Walls that Unite

International Cultural Cooperation Project


 

“THE WORLD GATE – Walls that Unite” is an extraordinary ceramic artwork that embraces the essence of global connection and cultural diversity.

The conceptual aspect of this work is as fascinating as its visual impact.

The project was conceived as a collaborative artwork, bringing together artists from five continents, each represented by a separate panel.

Its realization was planned to span 5 years, with the distribution of copies taking place in the same year as the creation of the panels.

This synchronized timing holds profound significance as it symbolizes unity in progress.

The final artwork will have dimensions of 5 meters by 2 meters and will be composed of 5 panels, each measuring 1,30 meters by 2 meters.

“THE WORLD GATE – Walls that Unite” is an educational and artistic project designed as a means to promote the exchange of diverse experiences and the possibility of generating new shared cultural expressions through the use of ceramics and mural art as tools for socio-cultural transformation, promoting the use of visual language as a generator of communication, exchange, and cooperation through common learning.


 

OBJECTIVES
– Develop expressive skills.
– Enhance inter and intra-personal abilities, promoting cooperative work.
– Use art as a means of communication and transformation.
– Create creative and motivating spaces for the construction of new knowledge.
– Foster independence, autonomy, and inclusion.
– Promote activities related to historical, social, and humanistic sciences.
– Support folk and public art.
– Promote education based on values and attitudes related to solidarity, dialogue, love, and respect for cultural diversity.
– Promote learning based on respect for diversity.


 

FOUNDATION
The arts have the ability to improve the quality of life for individuals and communities.

For years, perhaps decades, they have been a powerful tool for promoting the emotional and intellectual development of those who find in artistic expression a language and a vantage point from which to understand the world and connect with others.

What is considered artistic varies depending on the culture.

In Western cultures, creativity is fundamental in the arts, while in some Eastern cultures or among indigenous peoples of the Americas, millennia-old tradition is considered a necessary characteristic of artistic practice.

Culture is a set of ways of life and customs, knowledge, and levels of artistic, scientific, and industrial development within a specific time and social group.

These organize the experiences of men and women in their social lives and the ways they see, understand, and feel the world.

Therefore, we are all subjects of culture; we share ideas, experiences, traditions, and practices that define our identity. Social groups or communities have different experiences depending on the environment in which they live and their history.

Moreover, they attribute different meanings to every aspect of life and shape their daily lives in varied ways. In this sense, cultural diversity means that there are many different ways of organizing life experiences, none better than the other, as all are unique and valuable.

The realization of this project will contribute to the interaction of multiple relational fabrics among individuals and peoples, recognizing art and education as acts of emancipation and knowledge multiplication.


 

IMPLEMENTATION
After an initial phase of project ideation and planning, the selection of artists for the creation of the first panel titled “America” was carried out.

This allowed the project to start efficiently and synchronously.

A mold of this panel, as well as the panels to be created in the following years, will be made in the home countries of the participating artists, enabling real-time global connection among the diverse artistic communities involved in the project.

This approach will ensure that “THE WORLD GATE – Walls that Unite” gradually develops and becomes a conceptual gateway to the world, emphasizing its dedication to global inclusion and artistic diversity.

This choice adds a deep conceptual dimension to the artwork, highlighting the connection between the artist, their homeland, and the message of global unity within the artwork itself.

The creation phase of the artwork is the heart of the project and represents the moment when artists have the opportunity to turn their vision into reality through ceramics.

This will be possible thanks to the collaboration of diverse cultures, which is one of the main conceptual elements of the artwork itself.

Here, art is a universal language that transcends linguistic barriers, allowing artists to share and enrich their cultural experiences.

At the end of the five years, the original artwork, composed of the five panels, will be permanently displayed in Belvedere Marittimo, Italy, and on five continents in all the home countries of the participating artists.

This installation will become a symbolic “gate” between continents, allowing the public to cross cultural barriers and reflect on global diversity.

The ambition of making the artwork an icon of the Pitagora Mundus Program underscores its role as a conceptual catalyst for connecting global cultures and communities through art.

The “THE WORLD GATE – Walls that Unite” Project, in addition to promoting intercultural understanding and collaboration among artists from different parts of the world, provides a unique opportunity for the artistic and cultural development of the communities involved.

Furthermore, the project aims to support cultural tourism and the economic growth of host communities, demonstrating how art can be a driver of development and global connection.

“THE WORLD GATE – Walls that Unite” is much more than a ceramic artwork; it is a conceptual experiment that challenges geographical and cultural barriers to celebrate the diversity of our world and the connection between its parts.

The artwork itself becomes a symbol of unity through art, harnessing the power of creative expression to break down borders and bring people together.

This project represents a concrete example of international cooperation and education within the framework of the Pitagora Mundus Program of the Calabrian Institute of International Policies, promoting the connection between cultures and communities around the world through art and creativity.


 

THE FIRST PANEL: “AMERICA”
The first panel of the artwork, called “America,” representing the American continent, was created with passion and commitment by the artists Samantha Dunel, Nicolas Gonzalo Perez, and Florencia Pumar, originally from Luis Beltran, a municipality in the Rio Negro Province of Argentina. This panel will be reproduced in the artists’ home country, Luis Beltran, within the next year.

The creation of the “America” panel took place from July to September, thanks to the valuable collaboration of the Municipal Administration of Belvedere Marittimo and the Agorà Association , as well as the contributions of the master artists Enzo Molino and Angelo Aligia, who supervised and oversaw the artistic work.

The installation ceremony for the “America” panel will take place on Wednesday, September 27, 2023, in Piazza Amelino in Belvedere Marittimo, Italy. The ceremony will be attended by local authorities and connected via web by the artists and the Mayor of Luis Beltran.


 

Artwork Name: ABYA YALA- Tierra Madura.
Clay Mural, Bas-relief
Dimensions: 1.15 x 2,00 m mounted on an Iron structure.
Artists: SAMANTA DUNEL, NICOLAS GONZALO PEREZ, FLORENCIA PUMAR

Description
…But you put it upside down, upside down relative to what? The Earth is in space, and space has neither up nor down… QUINO- Mafalda (Mafalda 10 – 35p)

When the earth was not yet a soul and not yet a world, different hands emerge, hands that tell stories, create stories, draw mountains, travel through lakes, jungles, vast rivers, and a great sun in the middle, such alchemy invents life, a sky that guides, the Kultrum plays, clay takes shape, the fruit ripens abundantly, and a Pachamama rises, nourishing, the mother and her offspring, guardians who accompany the journey, become visible, and resist the storm.

America is a network of diverse identities, four cardinal points, there is neither up nor down, right nor wrong, we are a bit from every part, the usual ones, those who arrived, those who emerged from the earth and corn.

There is Latin America, intertwined, lands without legs but that walk, ancestors who raise their voices, we are a sea of embraces, a warp where many worlds interlock. A window to Latin America and Argentina in Italy, an Italy on our clay path.

The artwork “ABYA YALA- Tierra Madura” refers to hands weaving a small piece of what we are, our native peoples, elements that, as artists, we feel represent us: Latin America, nature as the protagonist, corn, flora and fauna, a sun at the center, a chacana or Andean cross symbolizing the moment when the Southern Cross constellation is at its highest point in the “southern” hemisphere’s sky.


 

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Obra Artística

THE WORLD GATE

Muros que Unen

 Proyecto de Cooperación Cultural Internacional


DESCRIPCIÓN

THE WORLD GATE – Muros que Unen” es una obra de arte de cerámica de dimensiones extraordinarias que abraza la esencia de la conexión global y la diversidad cultural.

Tanto su aspecto conceptual como su impacto visual son fascinantes.

El proyecto se concibió como una obra de arte colaborativa que reúne a artistas de los cinco continentes, cada uno representado por un panel separado.

Su realización se planificó para completarse en 5 años, con la distribución de las copias que se llevará a cabo en el mismo año de la creación de los paneles. Esta sincronización temporal tiene un profundo significado, ya que simboliza la unidad en el progreso.

La obra final tendrá unas dimensiones de 6,2 metros por 2 metros y estará compuesta por 5 paneles, cada uno de ellos de 1,30 metros por 2 metros.

THE WORLD GATE – Muros que Unen es un proyecto educativo y artístico concebido como medio para promover el intercambio de diversas experiencias y la posibilidad de generar nuevas expresiones culturales compartidas a través del uso de la cerámica y el arte mural como herramienta de transformación sociocultural, promoviendo el uso del lenguaje plástico-visual como generador de comunicación, intercambio y cooperación a través de aprendizajes comunes.

El proyecto se extiende conceptualmente considerando el arte mural como arte permanente en el tiempo, el contexto, la democratización de la cultura, la transformación estética y política, la promoción y la colaboración en la proyección y realización integrada de iniciativas comunes y de cooperación internacional, de intercambio y promoción del arte.


 

OBJETIVOS

  • Desarrollar habilidades expresivas.
  • Fortalecer las habilidades inter e intra-personales, promoviendo el trabajo cooperativo.
  • Utilizar el arte como medio de comunicación y transformación.
  • Generar espacios creativos y motivadores que permitan la construcción de nuevos conocimientos.
  • Fomentar la independencia, la autonomía y la inclusión.
  • Promover actividades de estudio, investigación y cultura en las ciencias históricas, sociales y humanísticas.
  • Fomentar el arte popular y público.
  • Promover una educación basada en valores y actitudes relacionadas con la solidaridad, el diálogo, el amor y el respeto a la diversidad cultural.
  • Fomentar el aprendizaje basado en el respeto a la diversidad.

 

FUNDAMENTOS 

Las artes tienen la capacidad de mejorar la calidad de vida de las personas y las comunidades.

Durante años, tal vez décadas, han sido un poderoso instrumento para promover el desarrollo emocional e intelectual de aquellos que encuentran en la expresión artística un lenguaje y una cima desde la cual comprender el mundo y conectarse con otros.

Lo que se considera artístico varía según la cultura.

Así, en las culturas occidentales, la creatividad es fundamental en las artes, y en algunas culturas orientales o de los pueblos originarios o indígenas de América, la tradición milenaria se considera una característica necesaria del ejercicio artístico.

La cultura es un conjunto de formas de vida y costumbres, conocimientos y grado de desarrollo artístico, científico e industrial en una época y en un grupo social determinados.

Estos organizan la experiencia de hombres y mujeres en su vida social y las formas de ver, comprender y sentir el mundo.

Por lo tanto, todos somos sujetos de cultura; compartimos ideas, experiencias, tradiciones y prácticas que definen nuestra identidad.

Los grupos sociales o las comunidades tienen experiencias diferentes según el entorno en el que viven y su historia.

Además, atribuyen significados diferentes a cada aspecto de la vida y configuran su cotidianidad de diversas maneras.

En este sentido, la diversidad cultural significa que existen muchas formas diferentes de organizar las experiencias vitales, ninguna mejor que la otra, ya que todas son particulares y valiosas.

La realización de este proyecto contribuirá a la interacción de múltiples redes relacionales entre individuos y pueblos, reconociendo el arte y la educación como actos de emancipación y multiplicadores de conocimiento.


 

REALIZACIÓN

Después de una primera fase de ideación y planificación del proyecto, se pasó a la selección de artistas para la realización del primer panel titulado “América”.

Esto permitió iniciar el proyecto de manera eficiente y sincronizada.

Tanto este panel como los paneles que se realizarán en los próximos años tendrán un molde para la creación de la misma obra en el país de origen de los artistas involucrados, lo que permitirá una conexión global en tiempo real entre las diversas comunidades artísticas involucradas en el proyecto.

Esta elección agrega una dimensión conceptual profunda a la obra, subrayando la conexión entre el artista, su lugar de origen y el mensaje de unidad global de la obra misma.

La fase de creación de la obra es el corazón latiente del proyecto y representa el momento en el que los artistas tendrán la oportunidad de convertir su visión en realidad a través de la cerámica.

Esto será posible gracias a la colaboración entre culturas diversas, que es uno de los elementos conceptuales principales de la obra.

El arte aquí es un lenguaje universal que supera las barreras lingüísticas, permitiendo a los artistas compartir y enriquecer sus experiencias culturales.

Al final de los cinco años, la obra original, compuesta por los cinco paneles, se exhibirá de forma permanente en Belvedere Marittimo, Italia, y en los cinco continentes en todos los países de origen de los artistas involucrados.

Esta instalación se convertirá en una “puerta” simbólica entre los continentes, permitiendo al público atravesar las barreras culturales y reflexionar sobre la diversidad global.

La ambición de convertir la obra en un ícono del Programa Pitágoras Mundus subraya su papel como catalizador conceptual para la conexión entre culturas y comunidades globales a través del arte.

El Proyecto “THE WORLD GATE – Muros que Unen, además de promover la comprensión intercultural y la colaboración entre artistas de diferentes partes del mundo, proporciona una oportunidad única para el desarrollo artístico y cultural de las comunidades involucradas.

Además, el proyecto pretende ser un instrumento de apoyo al turismo cultural y al crecimiento económico de las comunidades anfitrionas, demostrando cómo el arte puede ser un motor de desarrollo y conexión global.

THE WORLD GATE – Muros que Unen” es mucho más que una obra de cerámica; es un experimento conceptual que desafía las barreras geográficas y culturales para celebrar la diversidad de nuestro mundo y la conexión entre sus partes.

La obra misma se convierte en un símbolo de unidad a través del arte, canalizando el poder de la expresión creativa para derribar fronteras y unir a las personas.

Este proyecto representa un ejemplo concreto de cooperación internacional y formación en el marco del Programa Pitágora Mundus del Instituto Calabrese de Políticas Internacionales, promoviendo la conexión entre culturas y comunidades de todo el mundo a través del arte y la creatividad.


 

PRIMER PANEL: “AMÉRICA”

El primer panel de la obra, llamado “América” y que representa el continente americano, fue creado con pasión y compromiso por los artistas Samantha Dunel, Nicolas Gonzalo Perez y Florencia Pumar, de Luis Beltrán,  de la provincia de Río Negro, Argentina.

Este panel se replicará en el lugar de origen de los artistas, Luis Beltrán, durante el próximo año.

La creación del panel “América” tuvo lugar entre los meses de julio y septiembre, gracias a la valiosa colaboración de la Municipalidad de Belvedere Marittimo y de la Asociación Ágora  y a la contribución de los maestros Enzo Molino y Angelo Aligia, quienes supervisaron y supervisaron los trabajos artísticos.


“THE WORLD GATE – Muros que Unen

PRIMER PANEL: “AMÉRICA”

 

Nombre de la obra: AMERICA- ABYA YALA.

Tipologia: Mural en arcilla, bajo-relieve

Medidas: 2.20 x 1.30 m montado en estructura de Hierro.

Artistas: DUNEL SAMANTA, PEREZ NICOLÁS GONZALO, PUMAR FLORENCIA


Descripción de la obra

…Pero lo estas poniendo al revés, ¿Al revés respecto de qué?. La Tierra está en el espacio y el espacio no tiene ni arriba ni abajo…  QUINO- Mafalda y Libertad (Mafalda 10 – 35p)

Cuando la tierra no tenia alma y todavía no era mundo, surgen manos diversas, manos que cuentan, cuentan historias, crean relatos, van dibujando montañas, recorren lagos, selvas, ríos extensos y un gran sol en el medio, semejante alquimia inventa la vida, un cielo que guía, suena el Kultrum, el barro va tomando forma, el fruto madura en abundancia y una pachamama que se alza, que nutre, la madre y su cría, guardianes que acompañan el andar, se hacen visibles y resisten tempestad.

América es entramado de diversas identidades, cuatro puntos cardinales, no hay un arriba, ni un abajo, ni un derecho ni revés, somos un poco de todos lados, los de siempre, los que llegaron, los que salieron de la tierra y el maíz, hay Latinoamérica, entretejida, tierras sin piernas pero que caminan, ancestralidades alzando su voz, somos un mar de abrazos, una urdimbre donde caben muchos mundos.

Una ventana de América  y de Argentina en Italia, una Italia en nuestro camino de arcilla.

La obra “AMERICA – ABYA YALA”  hace referencia a unas manos que van tejiendo un pedacito de lo que somos, nuestros pueblos originarios, américa tejida, la naturaleza como protagonista, el maíz, la flora y la fauna, un sol en el centro, una chacana o cruz andina símbolo del momento en que la constelación de la Cruz del Sur se encuentra en la parte más alta del cielo del hemisferio “sur”.


 

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